VIENI VIA CON ME – COVID 19

VIENI VIA CON ME – COVID 19

VIENI VIA CON ME – COVID 19

(da leggere prima dell’uso)

I viaggi sono un incontro fra culture. Quando godiamo dello spettacolo della Natura è perché l’uomo l’ha rispettata, facendola arrivare ai nostri giorni intatta nella sua bellezza. L’uomo suo malgrado è sempre protagonista di ciò che lo circonda ed ha sempre una grossa responsabilità della casa comune chiamata Terra.

Un tempo sospeso da ripensare

Oggi però il mondo ci appare sconvolto, trasformato da una pandemia che ci ha chiamato a ripensare a tutti i nostri valori e alle relazioni umane. I contatti sono fortemente ridotti ed evitati se non necessari. Eppure nonostante ciò continuiamo ad andare avanti con forza, nella speranza che tutto prima o poi abbia una fine e che il contatto tra le persone possa riprendere libero e in totale sicurezza. In questo “tempo sospeso” si rende ancora più necessario viaggiare con la fantasia, restare in contatto con luoghi e culture diverse dalla nostra, sentirci parte di un tutto unitario che mi auguro possa essere la strada per una rinnovata collaborazione fra i popoli.

Prepariamo la valigia

Non avrei mai pensato di pubblicare questo blog in un momento storico così particolare ma fortunatamente il viaggio ha sempre e solo un punto di inizio: la nostra immaginazione. Non esiste nessuno che abbia intrapreso un viaggio senza averlo prima immaginato, tutto parte dalla nostra testa e arriva alle nostre gambe.

Prepara quindi una valigia virtuale e “Vieni via con me” come cantava il grande Paolo Conte.

Questo mese andremo a New York cercando Kate Hearing, voleremo alle Mauritius sotto la protezione del Dio Shiva, ci rilasseremo leggendo un bellissmo testo sulla vita di K. Hearing e non dimenticate carta e penna per entrare nel magico mondo della scrittura in cui perdersi letteralmente!

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IL DIARIO DI VIAGGIO DELLA NOSTRA VITA

IL DIARIO DI VIAGGIO DELLA NOSTRA VITA

IL DIARIO DI VIAGGIO DELLA NOSTRA VITA

In questo progetto non poteva certo mancare lei, la protagonista di ogni mio post, la scrittura.

Diceva Hemingway:

accorgersi che si era capaci di inventare qualcosa (…) e farlo ogni giorno (…) era qualcosa che procurava una gioia maggiore di quante ne avessi mai conosciute”.

Chiaramente non tutti dobbiamo diventare scrittori per essere felici, ma sicuramente tutti possiamo trarre benefici dallo scrivere.

Fissare i concetti

Io amo tenere diari di viaggio ogni volta che visito un luogo diverso.
Scrivo ovunque: seduta su un marciapiede di fronte al mare, su una scogliera, in piedi per strada, sorseggiando un caffè ad un tavolino all’aperto mentre immagino la vita di tutte le persone che mi stanno passando davanti. Fissare sulla carta emozioni e sensazioni di un momento, di un luogo, una canzone alla radio che si lega a ricordi lontani, è qualcosa per me di irrefrenabile, bello sul momento, interessante e utile a rileggerlo successivamente.
Fissare dei concetti non è solo una pratica utile quando si viaggia ma in generale quando si vive ogni giorno ognuno la propria quotidianità. Non limitiamoci a scrivere solo la lista della spesa o l’appuntamento con l’idraulico, cerchiamo di fare un elenco a volte anche delle cose che ci piace fare, che ci piace sentire, o meglio che non vorremmo.

Trovare il tempo

Quando iniziai solo a pensare questo blog di viaggi avevo un’enorme preoccupazione: quando troverò il tempo da dedicargli? Il tempo come dice il detto è tiranno e se non viene organizzato se ne va veloce senza lasciare traccia. Decisi di annotarmi il tempo e ciò che sarei riuscita a fare dedicando al mio progetto qualche ora ogni giorno. Con mia grande meraviglia mi accorsi di due cose: che il tempo ipotizzato mi era più che sufficiente e soprattutto che le idee non vengono solo seduti davanti ad un computer. Questa considerazione insieme a molte altre mi ha permesso di lanciarmi in questa nuova avventura.

Non esiste il momento giusto

Possiamo scrivere un diario tutti i giorni o quando ci va, possiamo fare un elenco a punti, stabilire degli obiettivi giornalieri o mensili, aprire un blog, in ogni caso, fissare dei concetti e visualizzarli sulla carta è un buon inizio per stabilire delle priorità. Non aspettiamo il momento giusto, la scrivania perfetta, la musica rilassante. Spesso e volentieri se la scrittura è una terapia, interviene in momenti di caos e disordine e non aspetta l’armonia dell’ambiente intorno a noi.
Non dobbiamo necessariamente pubblicare un libro né avere un pubblico che leggerà i nostri appunti, per la prima volta i protagonisti saremo noi con l’arduo (ma non impossibile) compito di mettere ordine e fissare delle priorità nella nostra vita.

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