Craco: il paese fantasma della Basilicata

Craco: il paese fantasma della Basilicata

Craco: il paese fantasma della Basilicata

Dove: Basilicata – Italia
Clima: Estate molto calda, Inverno mite
Mezzo di Trasporto: macchina e gambe A chi piace: archeologi, sceneggiatori, scrittori, solitari, chi ama il fuoco d’inverno, chi beve vino da meditazione

 

Stregati da Craco

Sulla sommità di una collina, imponente, fiero, quasi altezzoso guarda il mondo dall’alto e bello com’è può anche permetterselo. Il borgo in pietra di Craco è consapevole di averne passate tante eppure strizza l’occhio ad un paesaggio mozzafiato di calanchi e olivi secolari e attende il viandante in trepidante attesa, pronto a mostrargli gioie e dolori del suo illustre passato. Craco ha molte caratteristiche in comune con altri piccoli borghi in pietra dell’entroterra lucano ma ha una particolarità: è disabitato.
Entriamo nei suoi vicoli intrisi di mistero attraverso una larga strada in pietra molto panoramica dove si affacciano le prime abitazioni, i primi eleganti terrazzini arrugginiti dalle fattezze eleganti e proseguiamo sempre più in salita tra strade strette e ripidi gradini.
Il tempo sembra essersi fermato a Craco e un silenzio irreale accompagna la bellezza di questo straordinario luogo disabitato. Ma qual è la sua storia? E perché ha stregato registi italiani e internazionali?

 

Tra fasti e palazzi nobiliari

Craco o “graculum” significa “piccolo campo arato” ed in effetti è un insediamento antichissimo, risalente almeno all’VIII sec. a.c. Strategicamente posizionato tra le valli fluviali del Cavone e dell’Agri, fu sede fin dal Medioevo di importanti famiglie nobiliari, che qui costruirono intorno alla Torre di avvistamento, le proprie dimore: Palazzo Maronna, Palazzo Grossi, Palazzo Carbone e Palazzo Simonetti.
Tra il 1500 e il 1700, Craco, fu oggetto di numerosi interventi architettonici che lo ampliarono e gli regalarono la sua rovinosa bellezza senza tenere conto del terreno su cui poggiava.

Le prime terribili frane

Nel XIX sec. iniziarono i primi smottamenti franosi, a cui seguì il primo grave crollo nel 1952. Furono fatti numerosi interventi di consolidamento per salvare il paese e lasciarlo nelle mani dei suoi abitanti ma purtroppo proprio a causa di alcuni interventi strutturali nel 1963 avvenne l’ultima grave frana che portò all’inevitabile decisione dell’evacuazione.
Purtroppo la vita a Craco si è fermata circa Sessanta anni fa dopo che l’ultima disastrosa frana, ha costretto i suoi abitanti a lasciare forzatamente le proprie abitazioni e cosa ancora più triste le proprie origini e un pezzo del proprio cuore.

La rinascita di Craco

L’amore per il territorio ha fatto si che il paese non fosse dimenticato e diventasse una pregiata meta turistica che ancora oggi affascina per la sua bellezza senza tempo.
Salendo sarà irresistibile sbirciare dalle finestre dove ancora bellissimi camini in pietra e ripide scalette ci ricorderanno di un tempo passato fatto di numerose famiglie e laboriose quotidianità. La stradina procede sempre più in alto fino al cielo, verso quella finestra dal panorama “fantastico”, immortalato da più di una telecamera. Craco è stato infatti un set cinematografico per numerosi film di successo come: La lupa di Alberto Lattuada, Cristo si è fermato ad Eboli di Rosi, in cui piccola curiosità i figuranti furono persone reali del luogo, La Passione di Cristo di Mel Gibson, Qantum of Solance con l’Agente 007 o il recente Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo.

 

Consigli pratici:

A causa delle restrizioni pandemiche telefonate sempre per avere informazioni sulle aperture e sugli orari.
La biglietteria si trova ai piedi del paese. E’ importante assicurarsi di avere il biglietto prima di salire fino al cancello da cui inizierà la visita.
Se non avrete comprato il biglietto a fondovalle, non riuscirete a trovare il tempo per poter scendere al centro informazioni, fare l’acquisto e risalire, quindi arrivate circa un quarto d’ora prima per avere il tempo di orientarvi. La visita verrà effettuata da una guida locale. Sarà necessario indossare un casco protettivo e seguire scrupolosamente le indicazioni degli operatori. Nel periodo estivo farà molto caldo, portatevi sempre un cappello e una generosa scorta di acqua fresca.

Per info e prenotazioni: www.prolococraco.it

 

 

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