HARING

Autore: Alexandra Kolossa
Titolo: Hearing
Editore: Taschen
Edizione: 2005

Alexandra Kolossa ha studiato Storia dell’Arte, letteratura tedesca ed economia aziendale a Treviri, laureandosi nel 2003. E’ però dal 1998 che lavora come autrice e curatrice di mostre d’arte.

Hearing, Andy Mouse e l’amicizia con Madonna

C’è un’immensa profondità in semplici linee nemmeno tanto sottili che trasformano la parete bianca in figure iconiche piene di vita.
Keith Hearing
è il padre degli “omini stilizzati”, figure semplici, bidimensionali, immediate, che nascondono un messaggio tutt’altro che scontato. Hearing è stato protagonista indiscusso della Street Art newyorkese anni ’80, fu amico di figure leggendarie come Madonna e Andy Warhol, a cui dedicò “Andy Mouse”, topolino con gli occhiali e alla cui morte sentenziò:

Andy ha stabilito il precedente che rende possibile l’esistenza della mia arte”.

Arte di denuncia

Sociologo del suo tempo, Hearing osserva in maniera ossessiva e vorticosa la società americana, modello e riferimento costante per tutto il mondo, portandone alla luce le infinite possibilità ma anche i pericoli insiti nella società consumistica che noi oggi ben conosciamo. Morirà giovanissimo a soli 31 anni, di quel male terribile che lega a doppio filo l’amore con l’inferno: l’Aids. Non esiterà a disegnare la malattia e a rendere i suoli murales un monito per tutti i giovani del presente e del futuro.
Alexandra Kolossa, in “Hearing”, ci racconta tutto questo e molto altro attraverso una scrittura da manuale e decisamente esaustiva per quanto riguarda l’analisi delle opere e del contesto socio-politico in cui Hearing visse e che fu fonte costante di ispirazione per la sua arte.
Notevole il corredo fotografico presente nel volume, che ripercorre l’evoluzione dell’artista e ne mostra gli intenti. Alexandra Kolossa a proposito scrive come:

Keith Hearing non intendeva farsi rappresentare soltanto dalle gallerie ma voleva essere il mercante di se stesso per preservare la proprià integrità e mantenere le distanze dal circuito artistico ufficiale”.

L’arte come qualcosa di accessibile e fruibile per tutti, l’arte che veicola i messaggi e quelle infinite e a tratti schizzofreniche linee stilizzate che proiettano sulla tela il mondo interiore di Hearing fatto di mostri, di paure, di possibilità e soprattutto di amore per la vita. Così diceva l’artista quando veniva intervistato:

voglio disegnare il più possibile e il più a lungo possibile”.

C’è riuscito solo in parte ma se qualcuno potesse dirglielo ha reso la sua opera immortale.

Per chi: è curioso di scoprire cosa si cela dietro alla disarmante semplicità degli omini di Hearing e a chi adora (come me) le menti geniali e contorte, che detengono il raro potere di segnare la storia e i pensieri di chi ne entra in contatto. Il volume è molto scorrevole e intuitivo, utile per una prima conoscenza dell’artista e del suo lavoro.

 

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