Aix en Provence: alla scoperta di Paul Cezanne
Dove: Francia – Provenza |
Clima: Inverni freddi e ventosi, estati calde e mitigate |
Mezzo di Trasporto: auto e gambe | A chi piace: Ai raffinati, ai frequentatori di Caffetterie, agli architetti, agli ispirati, a chi batte il tempo, a chi si gode la vita, ai botanici. |
Aix en Provence: sulle tracce di Paul Cezanne
- Un’immensa vetrata posizionata a nord da cui entra una luce potente ma non disturbante la cui angolatura è stata ossessivamente studiata dallo stesso Paul Cezanne quando nel 1901 per 2000 franchi acquistò una piccola casa di campagna sulla collina dei Lauves per trasformarla nel proprio Atelier. Una scelta fatta in piena maturità se pensiamo che dopo quasi sei anni sarebbe morto. Una decisione la sua, estremamente importante se riflettiamo sul fatto che saranno proprio le opere della maturità a trasportarlo verso la geometrizzazione dei volumi come precursore del cubismo. Aix-en Provence fu la città natale di Paul Cezanne, una città a tutt’oggi famosa per la sua eleganza, le fontane zampillanti, le bellezze architettoniche e i tavoli da gioco. Dalla casa natale fino all’Atelier sulla collina dei Lauves, ripercorriamo insieme gli ultimi anni di vita di Cezanne, vivendo la sua quotidianità e imparando dalla sua esperienza di vita.
- Conosceremo:
- Corso Mirabeau, una delle direttrici più importanti del centro storico di Aix ricco di caffè e vicino a golosissime Boulangerie
- L’abitazione di Cezanne in rue Boulegon
- La collina dei Louves
- l’Atelier di Paul Cezanne
La collina dei Lauves verso l’Atelier di Cezanne
Facciamo un salto nel tempo e immaginiamoci Aix En Provence nel 1901. Siamo nel periodo della Belle Epoque e Cezanne ha appena acquistato il proprio Atelier. Ogni giorno il pittore, percorre il tragitto che dallla propria abitazione nel centro di Aix (rue Boulegon), arriva all’Atelier in Avenue P. Cezanne 9. E’ molto interessante fare questo tragitto a piedi, perchè non solo è possibile rivivere la vita di Cezanne, ma apprezzare la trasformazione dell’ambiente così come lo vediamo oggi. Questo tragitto a piedi seppur in salita, è possibile farlo agevolmente in circa un quarto d’ora. In alternativa potete tranquillamente recarvi nei pressi con la macchina.
La collina dei Lauves ospita numerosi edifici moderni ma nel 1900, l’Atelier era in aperta campagna. Questa abitazione dalle persiane rosse, gli infissi azzurri i muri in pietra avvinti dall’edera è a due piani e circondata da un piacevolissimo e silenzioso parco che la rende il luogo ideale dove isolarsi e dipingere. Al piano terreno, oggi luogo di accoglienza e shop, c’erano due stanze, una cucina e un bagno. Non abbiate fretta di entrare nell’edeficio ma godetevi il parco magari sedendovi a bere un caffè e catturate con lo sguardo e l’immaginazione ciò che Cezanne viveva abitualmente. Sarà un’emozione senza precedenti.
l’Atelier Cezanne: la grande vetrata
Ammirato il parco entriamo nella piccola abitazione recandoci al primo piano grazie ad una imponente scala dove sono riconoscibili le popolari cementine esagonali rosse tipiche dei primi del ‘900. Sbirciamo dalla finestra il piacevole affaccio sulla campagna di Aix, ed entriamo infine nell’area studio dove imponente e bellissima ci accoglie la grande vetrata dai profili in ferro. Qui sarete circondati da tutti gli oggetti cari a Cezanne protagonisti delle famosissime nature morte; potrete sedervi in silenzio e approfondire la conoscenza con l’ambiente intorno a voi.
Indubbiamente colpirà l’attenzione un ampio salone pieno di luce e silenzio dove si dice Cezanne stesse al centro della stanza con in dosso un grembiule di tela spessa (ancora oggi visibile), il suo cavalletto e tutt’intorno tele, oggetti presi a prestito dalla dispensa, colori, teschi, nature morte, il famoso vaso verde di terracotta porta olive (la cui riproduzione è anche in vendita) e tutto ciò che poteva essere utile all’artista come fonte di ispirazione per le proprie creazioni.
Cezanne era un “ragioniere modello” della pittura: ogni giorno si alzava prima dell’alba per essere alle 6 al proprio Atelier. Dipingeva fino circa a metà mattina per poi tornare a pranzo nella propria casa in centro. Il pomeriggio ripercorreva la strada in salita sullla collina dei Lauves e ritronava alla pittura sia nel suo studio che all’aperto riproducendo l’amatissima montagna Sainte Victorie. Rincasava poi prima di cena. La pittura lo accompagnerà in maniera ossessiva fino a quel 15 ottobre 1906 quando, sopreso da un forte temporale, deciderà di contnuare a dipingere bagnato fradicio e febbricitante. Riportato a casa da qualche passante stanco e malato dipingerà allo stremo delle forze anche il giorno della propria dipartita, il 23 ottobre 1906. Paul Cezanne infatti muore nella propria casa al centro di Aix a causa di una grave pleurite.
Dopo Cezanne
Come si dice a volte il destino ci mette lo zampino e l’Atelier di Cezanne è arrivato sano e salvo sino ai nostri giorni. Scampato a vari tentativi di demolizione, due storici dell’arte decisero di salvare l’edificio, costituendo il Memorial Cezanne Committee a cui aderirono 114 appassionati di arte americani. Grazie a questa scelta geniale e temeraria e ai fondi che il comitato riuscì a raccogliere, nel 1954 fu istitutito il museo dell’Atelier di Cezanne poi ceduto nel 1969 alla città di Aix en Provence e nel 2002 dichiarato ufficilamente museo di Francia.
Ancora oggi quando salirete le scale per entrare nello studio con la grande vetrata, prima guardatevi intorno e fotografate con la mente tutti gli oggetti cari al pittore, poi chiudete gli occhi e nel silenzio totale apprezzate gli echi olfattivi della trementina, dei colori sparsi sulla tavolozza e delle frutta matura pronta per essere dipinta.
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Informazioni pratiche: Se vi piace camminare e visitare in uno stesso giorno sia il centro di Aix en Provence che l’Atelier, parcheggiate al parcheggio a pagamento “Place Villon” ed entrate a piedi in centro. Dal corso Mirabeau, uno dei viali più importanti della città, introducetevi nei vicoli e nelle stradine come in Rue d’Italie, e perdetevi tra i negozi e i prodotti tipici delle Boulangerie. Se volete arrivare all’Atelier a piedi e prima visitare dall’esterno la casa dove morì Cezanne all’altezza di Rue d’Italie impostate il vostro navigatore e svoltate a sinistra verso rue Boulegon. Infine dirigetevi verso Avenue P. Cezanne. Prima di salire la collina ci sono alcuni piccoli supermercati dove potrete acquistare qualcosa da mangiare se non volete fermarvi ad un ristorante. Ricordatevi che all’Atelier non sarà possibile acquistare cibo. Se non volete fare il percorso a piedi che dura circa mezz’ora o di più se vi intratterrete per negozi e caffè, potrete parcheggiare al al Parking Pasteur e arrivare in pochi minuti all’Atelier.
All’Atelier si accede solo su prenotazione on line al sito: https://www.cezanne-en-provence.com/en/prepare-your-visit/individual/visit-atelier-cezanne/
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